Cosa si intende per diritto internazionale pubblico? Ce lo spiega l’Avvocato Davide Cornalba, già collaboratore del nostro blog e autore di una serie di approfondimenti utili con il nostro magazine – qui trovi i post dell’autore Avv. Davide Cornalba. Il diritto internazionale pubblico definisce quel complesso di norme che disciplinano, a livello sovranazionale, i rapporti tra soggetti di diritto internazionale (gli Stati) ed anche i rapporti interni alle comunità statali. È un diritto avente carattere autonomo ed originario in quanto non trova il proprio fondamento giuridico in altri ordinamenti.

La sua funzione principale è dunque quella di istituire le basi per la pace e la stabilità a livello internazionale regolando i rapporti reciproci tra gli Stati – semplificando la cooperazione internazionale – garantendo l’affidabilità grazie a norme di carattere vincolante. Con lo sviluppo della sempre crescente globalizzazione le relazioni internazionali sono diventate in primis più importanti ma anche e soprattutto maggiormente complesse. L’esigenza di fare affidamento al diritto internazionale risiede nella impossibilità per il diritto nazionale di risolvere adeguatamente molti problemi; per lo stesso motivo infatti oggi sono affidati al diritto internazionale sempre più settori prima disciplinati esclusivamente dal diritto nazionale. Tra questi rientrano, ad esempio, i diritti individuali, la protezione ambientale e la lotta contro il crimine.

Dal profilo tematico le regole del diritto internazionale si riscontrano in settori molto diversi:

• divieto dell’uso della forza: gli Stati devono risolvere le loro divergenze con mezzi pacifici;

• diritti dell’uomo: ogni persona può esigere il rispetto dei diritti fondamentali (diritto alla vita, integrità̀ fisica, libertà personale, libertà di opinione e di coscienza ecc.);

• protezione degli esseri umani in caso di conflitti armati: il diritto internazionale umanitario stabilisce regole in caso di conflitto armato e in particolare per proteggere i civili, i feriti e i prigionieri di guerra;

• lotta contro il terrorismo e altri gravi crimini: può essere condotta efficacemente solo con la cooperazione internazionale;

• ambiente: le regole per la protezione del clima e per un utilizzo parsimonioso delle risorse naturali sono tanto più efficaci quanto più sono universali;

• commercio e sviluppo: l’economia svizzera guadagna un franco su due all’estero. La condizione in proposito è un ordinamento giuridico internazionale funzionante e stabile;

• telecomunicazione: non sarebbe possibile telefonare all’estero senza un regolamento internazionale;

• trasporti: sono necessari accordi internazionali per consentire ai viaggiatori di arrivare rapidamente a destinazione se intendono viaggiare all’estero con il treno o con l’aereo.

Classicamente il diritto internazionale è istituito dagli Stati e ad essi si rivolge sicché questi ultimi hanno costituito per lungo tempo l’unico soggetto del diritto internazionale. Da alcuni decenni, tuttavia, le organizzazioni internazionali svolgono un ruolo sempre più importante. Queste organizzazioni vengono istituite dagli Stati per raggiungere un determinato scopo che esula dalle possibilità di un singolo Stato. Gli strumenti giuridici multilaterali vengono inoltre negoziati quasi esclusivamente nell’ambito delle organizzazioni internazionali. È per questo motivo che le organizzazioni internazionali sono diventate la culla del diritto internazionale.

Le organizzazioni non hanno carattere interstatale – come le organizzazioni non governative, le imprese transnazionali o le istituzioni accademiche – e non sono di regola soggetti del diritto internazionale. Il diritto internazionale moderno non intende solo stabilizzare i rapporti tra i diversi Stati ma, di fatto, dà sempre più importanza alla protezione e al benessere dell’uomo. 

Avvocato Davide Cornalba

L’Avv. Davide Cornalba ha una profonda conoscenza delle responsabilità di natura contrattuale con riferimento alla colpa medica specifica (errore chirurgico, mancata o ritardata diagnosi) sia in materia di infezioni nosocomiali anche alla luce della Legge 24 dell’8 marzo 2017; riforma della responsabilità medica che apre nuove prospettive mediatorie. Inoltre vanta costanti collaborazioni professionali con illustri docenti universitari di medicina-legale.